Tommaso Buscetta e Falcone nel 1983: un dettaglio che cambiò la storia della mafia

Nel 1983 Tommaso Buscetta iniziò a collaborare con Giovanni Falcone, cambiando per sempre la lotta alla mafia. Scopri un dettaglio cruciale di questa svolta storica.

A cura di Paolo Privitera
02 febbraio 2025 05:00
Tommaso Buscetta e Falcone nel 1983: un dettaglio che cambiò la storia della mafia
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Nel 1983, la lotta alla mafia italiana visse un momento storico: il pentito Tommaso Buscetta decise di collaborare con il giudice Giovanni Falcone, fornendo informazioni che avrebbero scardinato l’organizzazione di Cosa Nostra. Questo evento rappresentò una svolta cruciale nella storia della giustizia italiana.

Chi era Tommaso Buscetta

Conosciuto come "il boss dei due mondi" per i suoi legami tra l’Italia e il Sud America, Tommaso Buscetta fu uno dei primi membri di Cosa Nostra a rompere l’omertà. La sua decisione di collaborare con la giustizia fu una scelta coraggiosa e rischiosa, motivata anche dalla perdita di familiari per mano della mafia.

Il ruolo di Giovanni Falcone

Il giudice Giovanni Falcone fu il principale interlocutore di Buscetta. Grazie alla sua capacità di ascoltare e decifrare le informazioni del pentito, riuscì a ricostruire la struttura di Cosa Nostra, rivelandone i segreti più oscuri e gettando le basi per il celebre Maxiprocesso di Palermo.

L’impatto della collaborazione

Le rivelazioni di Buscetta permisero di identificare i vertici di Cosa Nostra e di comprendere il funzionamento interno dell’organizzazione. Questa collaborazione segnò l’inizio di una nuova era nella lotta alla mafia, dimostrando che era possibile combatterla con la forza della legge e della verità.

Una curiosità sorprendente su Buscetta

Forse non tutti sanno che Tommaso Buscetta, durante le sue confessioni, fu il primo a utilizzare il termine "Cupola" per descrivere il vertice decisionale di Cosa Nostra. Questo termine, sconosciuto al pubblico fino ad allora, divenne rapidamente parte del lessico comune, simboleggiando il potere oscuro e organizzato della mafia. Questa rivelazione evidenziò la portata della sua collaborazione e l’importanza della sua testimonianza nella lotta contro il crimine organizzato.

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