Il dettaglio che non conosci di "Thriller" di Michael Jackson ha cambiato la storia della musica!

Nel 1982, Michael Jackson pubblicò Thriller, un’opera che non solo cambiò la sua carriera, ma ridefinì l’intero panorama musicale. L’album, prodotto da Quincy Jones, divenne il più venduto di tutti i tempi, con oltre 70 milioni di copie certificate e stime che superano i 100 milioni.

Con un mix unico di pop, funk, rock e R&B, Thriller catturò l’attenzione globale, trasformando Michael Jackson nel “Re del Pop” e stabilendo nuovi standard per l’industria musicale.

Un video musicale che ha fatto scuola

Una delle chiavi del successo di Thriller fu il video musicale dell’omonima traccia. Diretto da John Landis, era un vero e proprio mini-film di 14 minuti, con una trama avvincente e una coreografia che divenne leggendaria.

Il video mostrava Michael Jackson come un innovatore visivo, elevando il formato del videoclip a forma d’arte e lasciando un’impronta indelebile nella cultura pop. Ancora oggi, la coreografia degli zombie è riconosciuta e replicata in tutto il mondo.

Una lista di hit indimenticabili

Oltre alla title track, Thriller conteneva brani iconici come “Billie Jean”, “Beat It” e “Wanna Be Startin’ Somethin’”, ognuno dei quali divenne una pietra miliare della musica. La collaborazione con artisti come Eddie Van Halen, che eseguì il celebre assolo di chitarra in “Beat It”, dimostrò la capacità di Jackson di unire generi diversi e raggiungere un pubblico universale.

Il trionfo commerciale e culturale

Thriller vinse 8 Grammy Awards, tra cui Album dell’anno, e rimane un simbolo del potenziale creativo della musica pop. L’impatto di questo album andò oltre la musica, influenzando moda, danza e video. Grazie a Thriller, Michael Jackson fu il primo artista nero a ottenere una rotazione regolare su MTV, rompendo barriere razziali nell’industria musicale.

Un dettaglio sorprendente!

Sapevi che Michael Jackson si ispirò ai film horror classici per il concept del video di Thriller? L’idea di includere un monologo spettrale fu suggerita da Quincy Jones, che propose l’attore Vincent Price, famoso per i suoi ruoli nei film di paura, per narrare la parte finale del brano. Il risultato divenne uno degli elementi più memorabili dell’intera traccia.