3 settembre 1982: il brutale agguato che sconvolse l’Italia (e la frase premonitrice di Dalla Chiesa)

Nel 1982, il Generale Dalla Chiesa viene assassinato dalla mafia a Palermo. Scopri la storia e la frase inquietante che disse poco prima dell’attentato!

A cura di Paolo Privitera
23 maggio 2025 16:00
3 settembre 1982: il brutale agguato che sconvolse l’Italia (e la frase premonitrice di Dalla Chiesa) -
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Una strage che scosse l’Italia intera

Il 3 settembre 1982, l’Italia venne colpita da un evento che lasciò il Paese sotto shock: il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Prefetto di Palermo e simbolo della lotta alla mafia, venne brutalmente assassinato insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo. Un agguato feroce nel cuore di Palermo, che segnò un punto di non ritorno nella guerra contro Cosa Nostra.

Dalla Chiesa: l’uomo che faceva paura alla mafia

Dalla Chiesa era noto per aver sconfitto le Brigate Rosse, ma quando fu mandato a Palermo per combattere la mafia, si ritrovò senza poteri, senza protezione e senza il supporto dello Stato. Aveva capito che la sua missione sarebbe stata quasi impossibile.

L’agguato in via Carini: un’esecuzione spietata

Alle 21:15 del 3 settembre, l’auto su cui viaggiavano il Generale e la moglie venne affiancata da una moto e da un’auto con a bordo killer armati di kalashnikov. Una raffica di colpi li uccise sul colpo. Poco distante, un altro commando freddò l’agente Domenico Russo, che cercava disperatamente di reagire.

Una frase premonitrice inquietante

Pochi giorni prima di morire, Dalla Chiesa rilasciò un’intervista che oggi suona come una terribile profezia. Disse:

“Mi mandano a Palermo come Prefetto, ma senza poteri. Mi hanno mandato per farmi ammazzare.”

Purtroppo, le sue parole si rivelarono tragicamente vere.

La reazione dell’Italia e il segnale alla mafia

L’omicidio Dalla Chiesa scatenò un’ondata di indignazione mai vista prima. Migliaia di persone scesero in piazza, i funerali furono un evento nazionale e il governo fu costretto a rafforzare la lotta alla mafia. Ma l’esecuzione del Generale lanciò un messaggio di terrore: Cosa Nostra poteva colpire chiunque, anche un eroe dello Stato.

Una curiosità che forse non conosci

Sapevi che il Generale Dalla Chiesa portava sempre con sé un’agendina rossa dove annotava informazioni riservate? Dopo il suo omicidio, quell’agenda scomparve misteriosamente e non è mai stata ritrovata! Un mistero ancora irrisolto che alimenta sospetti e teorie sulla verità nascosta dietro la sua morte.

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