Anni ‘90: quando i primi CD musicali fecero impazzire gli italiani (e il dettaglio assurdo che nessuno ricorda!)
Negli anni ‘90, i primi CD musicali arrivano nei negozi italiani, mandando in pensione le cassette. Scopri come cambiarono il modo di ascoltare la musica e il dettaglio assurdo che nessuno ricorda!

Dalle cassette ai CD: una rivoluzione musicale
Negli anni ‘90, i negozi di musica italiani furono travolti da una rivoluzione epocale: l’arrivo dei primi CD musicali! Dopo anni di cassette e vinili, questo nuovo formato prometteva un suono cristallino, niente più nastri ingarbugliati e la possibilità di saltare le tracce con un solo click!
La diffidenza iniziale e il boom improvviso
All’inizio, molti italiani erano scettici. Le cassette erano pratiche, economiche e si potevano registrare, mentre i CD sembravano troppo delicati e costosi. Ma bastò poco perché le vetrine dei negozi si riempissero di album con copertine lucide e colorate, attirando l’attenzione di un’intera generazione.
I lettori CD: il sogno proibito dei ragazzi anni ‘90
Possedere un lettore CD portatile (Discman) era un vero status symbol. Tutti volevano sfoggiare le cuffie collegate a questi dispositivi futuristici, anche se c’era un piccolo problema: bastava un minimo movimento e il CD saltava la traccia! Un dettaglio che rese i primi modelli un incubo per chi voleva ascoltare musica in movimento.
La curiosità che pochi ricordano!
Sapevi che i primi CD venivano venduti con etichette adesive giganti per evitare i furti nei negozi? 😱 Alcuni avevano addirittura custodie enormi in plastica, rendendoli difficili da nascondere nei giubbotti! Un dettaglio che oggi farebbe sorridere, ma che all’epoca era una vera ossessione per i negozianti! 🎧💿