I bicchieri dei Puffi con la Nutella: quando la colazione era una magia
Negli anni '80 e '90, i bicchieri con i Puffi della Nutella hanno trasformato la colazione in un momento speciale. Una collezione che oggi profuma di infanzia. 🫵🍾

🫵 Una colazione a misura di bambino
Negli anni '80 e '90, la colazione con la Nutella non era solo un momento di gusto, ma un vero rito familiare. Sulle tavole italiane comparivano bicchieri colorati, decorati con i personaggi dei Puffi: simpatici, allegri e collezionabili. Ogni mattina era una piccola sorpresa: "Oggi c'è Grande Puffo o Puffetta?"
La Nutella veniva venduta in barattoli di vetro riutilizzabili: una volta finita la crema, il barattolo diventava un bicchiere vero e proprio, lavato e messo in credenza come un piccolo trofeo.
🎨 Puffi, colore e fantasia
I bicchieri illustrati con le avventure dei Puffi erano più di un gadget promozionale: erano oggetti del cuore. Rappresentavano un legame con l'infanzia, con la semplicità dei gesti quotidiani e la magia di un cartone animato che ha segnato un'epoca.
Ferrero, con questa iniziativa, riuscì a unire marketing, affetto e cultura pop in un colpo solo. Oggi quei bicchieri sono ricercati dai collezionisti e conservati gelosamente da chi li ha usati davvero.
🤔 Una collezione contesa in famiglia
Molti ricordano le "lotte tra fratelli" per accaparrarsi il Puffo preferito, o le scorte segrete nascoste in cucina. In alcune famiglie si arrivava perfino a stabilire turni per l'uso dei bicchieri, oppure si conservavano per le occasioni speciali.
🔹 Curiosità: lo sapevi che...?
- I primi bicchieri con i Puffi uscirono tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, e vennero prodotti in diverse serie a tema.
- Alcuni bicchieri riportano frasi o nomi in francese, perché erano parte di una campagna internazionale.
- Oggi, un set completo in buone condizioni può valere oltre 100 euro su siti di collezionismo.
In un tempo senza schermi e notifiche, bastava un cucchiaio di Nutella e un Puffo sul vetro per iniziare la giornata con un sorriso. Ancora oggi, rivedere quei bicchieri in una credenza è come aprire una finestra sul passato.