La cassaforte giocattolo: quando i sogni si chiudevano a chiave
Scopri la storia della cassaforte giocattolo anni '70-'80: il piccolo scrigno dei sogni e dei risparmi che ha accompagnato l'infanzia di un’intera generazione. 🔐✨
A cura di Paolo Privitera
22 maggio 2025 13:40

Negli anni '70 e '80, tra i giocattoli più desiderati c'era lei: la cassaforte giocattolo, spesso in metallo smaltato, con manopole da ruotare e combinazioni da indovinare. Non era solo un passatempo: era un rito, un simbolo di indipendenza, il primo vero “salvadanaio” con carattere.
Tesori da custodire (ma non troppo) 💍🪙
Dentro ci finiva di tutto:
- Le monete accumulate con pazienza (forse regalate dai nonni),
- Le figurine doppie ma rarissime, guai a perderle,
- Qualche bigliettino d’amore o segreto scritto a matita,
- E perfino bottoni, caramelle e oggetti misteriosi “da grandi”.
Il suono del "clic" della serratura era pura magia: era come dire "questo è solo mio".
Perché era speciale 🔧
Oggi può sembrare un oggetto semplice, ma allora era tutto:
- Un gioco di imitazione degli adulti, come chi lavora in banca.
- Un inizio di autonomia, per chi iniziava a risparmiare.
- Una lezione di fiducia: nessun codice digitale, ma una combinazione segreta che solo tu conoscevi.
E ogni volta che la si apriva, era una scoperta.
Curiosità 🧠
- Molte avevano combinazioni fisse o semplici, ma guai a dimenticarle!
- Venivano spesso regalate con i compleanni o a Natale, insieme a qualche moneta di partenza per incentivare il risparmio.
- Alcuni modelli avevano il meccanismo a molla, altri erano solo scenici, ma tutti avevano il potere di farci sentire grandi.