Quando arrivò l'Olivetti M24 a scuola... e il bidello lo scambiò per una TV!
Negli anni 80, i computer Olivetti M24 entrano nelle scuole italiane: è l'inizio dell'alfabetizzazione informatica. Ma all'inizio non tutti capirono di cosa si trattasse!

L’inizio di una rivoluzione silenziosa
Negli anni '80, qualcosa cambiò nei corridoi delle scuole italiane: arrivava il computer. E non un computer qualsiasi, ma l’Olivetti M24, una macchina robusta, squadrata, che avrebbe segnato la prima vera alfabetizzazione informatica delle nuove generazioni.
Fino ad allora, la tecnologia a scuola significava lavagna e gessetti. Ma con l’M24, gli studenti iniziarono a digitare comandi, usare floppy disk, scrivere semplici programmi in BASIC. Era il futuro che bussava alle porte delle aule.
Un computer tutto italiano
Prodotto da Olivetti, l’M24 era un gioiello di tecnologia made in Italy, competitivo anche con i primi IBM. Montava un processore Intel 8086 e fu adottato in numerose scuole grazie a progetti pilota e fondi statali.
Per molti studenti, fu il primo contatto con l’informatica. Iniziavano a capire che i computer non servivano solo per calcoli, ma anche per scrivere, disegnare, esplorare.
Curiosità: lo scambiarono per una TV!
Sembra incredibile, ma in una scuola di provincia, il primo Olivetti M24 fu installato nell’aula docenti... e coperto con una tovaglia! 😅 Il bidello, non sapendo di cosa si trattasse, lo credette una nuova TV e temendo furti, lo nascose. Solo giorni dopo, un insegnante di matematica spiegò che non era una TV ma un “calcolatore elettronico”. Da quel momento, la scuola cominciò a sperimentare laboratori di informatica... e il bidello diventò il primo "guardiano del futuro"! 💻🤝