5000 lire e il pieno era assicurato: quando bastava poco per sentirsi liberi

Con 5000 lire facevi il pieno al motorino e partivi verso l’estate. Ricordi, libertà e musica di un’Italia che non c’è più.

A cura di Paolo Privitera
20 giugno 2025 13:40
5000 lire e il pieno era assicurato: quando bastava poco per sentirsi liberi -
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Un biglietto, mille ricordi

C’era una volta un biglietto da cinquemila lire che oggi ci guarda da vecchie scatole, collezioni o cassetti dimenticati. Ma per chi ha vissuto gli anni '70, '80 e '90, quel pezzo di carta rappresentava molto di più di un semplice valore monetario.
Era la chiave di accesso alla libertà: bastavano 5000 lire per fare il pieno al motorino e sentirsi padroni del mondo.

Il motorino: simbolo di indipendenza

Per un’intera generazione, il motorino non era solo un mezzo di trasporto. Era il primo amore, il primo segno di autonomia, la possibilità di scoprire il mondo un po’ più in là dal quartiere.

Con cinquemila lire in tasca, si partiva senza programmi: curve, vento, e una colonna sonora in testa. C’era chi andava a prendere un gelato al mare, chi scappava all’ultimo secondo per raggiungere gli amici al campo, chi semplicemente girava in tondo… perché sì, il bello era partire.

Quando bastava poco per essere felici

Non servivano app, GPS o connessioni. Bastava una tanica piena e un sogno. Le scorribande con gli amici avevano il sapore dell’estate eterna: giornate calde, abbronzature sbiadite dal casco, risate che si perdevano nella velocità.
E ogni tanto, il rombo del motorino si accompagnava a una cassetta dei Queen, di Vasco o dei Duran Duran infilata nello stereo portatile.

Il valore delle 5000 lire

Oggi possiamo riderci su, ma all’epoca, 5000 lire erano un piccolo tesoro:

  • un pieno completo di miscela,
  • un panino al bar con bibita,
  • e magari avanzava qualcosa per il juke-box o per fare una telefonata al gettone.

Era la banconota dei giovani, di chi aveva ancora la testa piena di sogni e i jeans con le toppe.

Un altro tempo, un’altra Italia

Era un’Italia più semplice, ma anche più autentica. Le estati sembravano infinite e non c’era bisogno di prenotare in anticipo o scattare foto perfette.
 Con cinque mila lire, si poteva vivere un’avventura, e questo bastava.

Oggi guardiamo con nostalgia quel volto di Vincenzo Bellini stampato sulla banconota e ci sembra quasi di risentire l’odore della benzina e della libertà.

I ricordi di una generazione

Chi ha vissuto quel tempo non dimentica:

  • il rumore delle ruote sul brecciolino,
  • le scottature sulle braccia dopo ore al sole,
  • il casco slacciato, tenuto solo per non essere fermati,
  • le risate in doppio sul sellino.

Era tutto così imperfetto e meraviglioso.
E in quel disordine c’era la magia di un’età in cui bastava poco per sentirsi vivi.

Il valore emotivo che non si cambia in euro

Oggi 5000 lire valgono meno di 3 euro, ma nessuna conversione potrà mai misurare il valore emotivo di quella banconota.
Era un passaporto per la libertà, la carta d’identità dell’adolescenza, il simbolo di un’Italia in cui si cresceva lentamente, ma intensamente.

E tu, cosa ci facevi con 5000 lire?

Hai mai usato quelle 5000 lire per un viaggio indimenticabile? Per una giornata speciale?
Hai ancora in mente il rumore del tuo motorino che si accendeva con una pedivella un po’ arrugginita, ma piena di promesse?

Se anche tu hai fatto il pieno con 5000 lire… benvenuto nel club dei sognatori di un’altra epoca.
Un’epoca in cui la benzina costava poco, ma i ricordi… valgono ancora tantissimo.

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