Super Tele: il pallone leggero che ha fatto la storia dei cortili
Scopri la storia del mitico Super Tele, il pallone leggerissimo che ha fatto sognare generazioni di bambini negli anni '70, '80 e '90. Tra partite di cortile, rimbalzi assurdi e ricordi indelebili. ⚽

Più che un semplice pallone, un'icona dell'infanzia italiana
Chi è cresciuto tra gli anni '60 e '90 lo sa: il Super Tele non era solo un pallone, era il cuore di ogni partita improvvisata, il simbolo dei pomeriggi passati all’aperto tra amici, sudore e risate. Colorato, leggerissimo, imprevedibile... ma assolutamente indimenticabile.
⚽ Una leggenda di plastica
Realizzato in plastica sottile e leggera, il Super Tele costava pochissimo e si trovava ovunque: nelle edicole, nei mercatini, in spiaggia. Ma nonostante la sua fragilità, riusciva a resistere a innumerevoli calci e a regalare ore di gioco.
Il pallone aveva una traiettoria tutta sua, spesso imprevedibile, capace di trasformare una partita qualunque in un evento memorabile. Bastava un soffio di vento per farlo volare via…, spesso finiva su un balcone o nel giardino del vicino (quello che non restituiva mai la palla).
👟 Le regole? Nessuna, solo fantasia
I campi erano cortili, parcheggi, strade sterrate. Le porte? Due sassi, zaini, magliette. Non c’erano arbitri, solo urlacci e improvvisati VAR da bambini. Ogni partita col Super Tele era diversa: a volte durava cinque minuti prima di essere interrotta da un vetro rotto, altre volte continuava fino al tramonto, con il pallone che sembrava non volersi mai fermare.
🧒 Un’icona che univa generazioni
Ogni bambino degli anni ’70 e ’80 ha avuto almeno un Super Tele. O ne ha perso uno. O ha litigato per uno. Non servivano console, tornei ufficiali o allenatori: bastava quel pallone per sentirsi campioni.
Oggi il Super Tele è diventato un oggetto da collezione, spesso condiviso con nostalgia sui social. Ma resta soprattutto un simbolo di un tempo in cui la semplicità era divertimento puro.
🎯 Curiosità
- Nonostante il suo nome altisonante, il Super Tele non era un marchio di lusso, ma un simbolo popolare.
- Era usato spesso anche al mare, perché leggero e facilmente trasportabile.
- Il suo colore tipico era l’azzurro, ma si trovava anche in rosso, giallo, verde, con disegni stilizzati che ricordavano un pallone da calcio “vero”.