Le damigiane di una volta: profumo di vino e ricordi di famiglia
Le damigiane di vimini: simbolo delle cantine di una volta, tra vino fatto in casa, tradizioni di campagna e ricordi di famiglia.

Quando il vino si faceva in casa
Prima delle bottiglie industriali e dei supermercati, il vino aveva un percorso tutto suo: veniva fatto in casa, con l’uva raccolta in famiglia e lasciata fermentare nelle cantine. Le damigiane in vetro, protette da un intreccio di vimini o paglia, erano le protagoniste di questo rito antico.
Simbolo di tradizione e condivisione
Quelle damigiane non erano solo contenitori: erano testimoni di momenti di vita. Il loro arrivo segnava l’inizio della stagione del vino nuovo, dei pranzi domenicali in campagna, delle feste di paese.
Intorno a loro si ritrovavano famiglie, amici, generazioni intere, tra racconti, risate e bicchieri pieni di sapore e ricordi.
Un design semplice ma geniale
La copertura in vimini serviva per proteggere il vetro e facilitare il trasporto. Grazie ai manici intrecciati, le damigiane potevano essere sollevate senza rischi e resistevano anche a lunghi periodi in cantina.
Era un oggetto funzionale e bellissimo, oggi considerato vintage e ricercato da chi ama arredare con pezzi della tradizione.
Il profumo della vendemmia
Chi ha vissuto quei tempi ricorda bene l’odore dell’autunno:
- il mosto dolce che fermentava,
- le mani macchiate d’uva,
- i cortili pieni di ceste di vimini e botti di legno.
Le damigiane facevano parte di un rituale collettivo che univa la fatica alla gioia del raccolto e alla magia del vino che “nasceva” sotto i nostri occhi.
Oggi cimeli di un passato che scalda il cuore
Oggi queste damigiane sono diventate oggetti da collezione: c’è chi le usa come elementi d’arredo rustici, chi come vasi o lampade creative. Ma per molti restano soprattutto un tuffo nei ricordi, legati alle cantine dei nonni e ai sapori autentici di una volta.