Le penne BIC: il simbolo intramontabile della scuola e dell’infanzia
Le penne BIC arancioni hanno segnato intere generazioni: compiti, scarabocchi e ricordi di scuola tra gli anni ’60 e ’90.

Un’icona che tutti conoscono
Chi è cresciuto tra gli anni ’60, ’70, ’80 e ’90 le riconosce al primo sguardo: le penne BIC arancioni con tappo blu. Un oggetto semplice, economico e indistruttibile, diventato compagno inseparabile di intere generazioni di studenti. Bastava aprire un astuccio per trovarne almeno una, spesso consumata fino all’osso, con il tappo rosicchiato e il fusto pieno di scarabocchi fatti durante le lezioni.
Le BIC non erano solo penne: erano un vero simbolo di un’epoca scolastica, quando la cancelleria non era moda ma funzionalità, e quei piccoli cilindri di plastica arancione rappresentavano la normalità di ogni giorno.
Tra scuola, appunti e prime emozioni
Le penne BIC hanno riempito quaderni di compiti, versioni di latino, esercizi di matematica e temi che ancora oggi qualcuno conserva gelosamente. Ma non solo: quante volte le abbiamo usate per scrivere bigliettini segreti, per scarabocchiare i nomi delle nostre cotte adolescenti o per fare disegni nei margini dei libri?
C’era chi si divertiva a smontarle, chi le trasformava in cerbottane improvvisate durante la ricreazione e chi ne faceva un accessorio di stile, portandone sempre una infilata nel taschino della camicia. Ogni BIC raccontava un pezzo di vita, un ricordo di scuola o di ufficio che ancora oggi fa sorridere.
La semplicità che diventa leggenda
L’incredibile successo delle penne BIC stava tutto nella loro semplicità: leggere, affidabili, economiche, sempre pronte a scrivere fino all’ultima goccia d’inchiostro. Non servivano mode o varianti complicate: erano sempre uguali a se stesse e, forse per questo, ancora più rassicuranti.
Rivederle oggi significa tornare indietro nel tempo: ai banchi di legno graffiati, agli astucci pieni di matite consumate e gomme dure come sassi, ai pomeriggi passati a fare i compiti con la TV accesa sul sottofondo dei cartoni animati.
Un ricordo che resiste ancora
A distanza di decenni, le penne BIC non hanno perso il loro fascino. Nonostante le nuove tecnologie, sono ancora lì, vendute negli stessi pacchetti, con lo stesso design, con quella stessa identità che sa di nostalgia. Ogni volta che ne prendiamo una in mano, è come se il tempo si fermasse e ci riportasse alla nostra infanzia, alle scuole elementari, agli anni più spensierati della nostra vita.
Perché in fondo, non erano semplici penne: erano compagne di viaggio che hanno scritto con noi pagine di ricordi, di sogni e di vita quotidiana.