Il dettaglio che non ricordi che ha reso i giubbotti Schott il simbolo della ribellione negli anni ’80
Nel 1987, i giubbotti in pelle "Schott" conquistarono i giovani, diventando un’icona di ribellione e stile. Scopri come sono entrati nella storia della moda.

Nel 1987, i giubbotti in pelle firmati Schott divennero uno degli accessori più desiderati dai giovani di tutto il mondo. Con il loro taglio distintivo e l’associazione alla ribellione giovanile, questi giubbotti non erano solo un capo d’abbigliamento, ma un simbolo di identità e appartenenza a un movimento culturale.
Un’icona nata per durare
Il giubbotto Schott, con il suo design intramontabile e dettagli come le zip asimmetriche e la cintura in vita, si affermò come un must-have per chi voleva distinguersi e affermare la propria individualità. Reso celebre da rockstar, attori e motociclisti, divenne rapidamente sinonimo di uno stile audace e senza compromessi.
Ribellione e musica
Negli anni ’80, la pelle nera era strettamente legata alla scena musicale. Gruppi rock e punk, come i Ramones, adottarono i giubbotti Schott come parte del loro look distintivo, influenzando generazioni di fan. Indossare un giubbotto Schott significava abbracciare uno spirito di ribellione e libertà.
La diffusione in Italia
Anche in Italia, i giubbotti Schott trovarono una vasta popolarità. I giovani li sfoggiavano nei locali notturni e per le strade, associandoli a uno stile di vita dinamico e trasgressivo. Questo capo divenne un simbolo di appartenenza a una comunità che trovava nella moda un modo per esprimersi.
Curiosità: il primo modello iconico
Forse non tutti sanno che il modello più famoso di Schott, il "Perfecto", fu originariamente creato per i motociclisti negli anni ’50. Il nome Perfecto venne scelto dal fondatore Irving Schott come omaggio al suo sigaro preferito, un dettaglio che aggiunge un tocco di storia e autenticità a questo capo iconico!