Anni ‘90: Quando i piercing al naso e all’ombelico fecero scandalo (e le scuole iniziarono a vietarli!)
Negli anni ‘90, i piercing al naso e all’ombelico diventano un fenomeno tra i giovani. Scopri la storia (e come molte scuole iniziarono a vietarli!).

La rivoluzione del piercing: un simbolo di ribellione
Negli anni ‘90, se volevi davvero distinguerti, non bastava il taglio di capelli o il look stravagante. Bisognava avere un piercing! Il più gettonato? Al naso e all’ombelico, veri simboli di ribellione e tendenza che fecero impazzire i giovani dell’epoca.
Da segno di trasgressione a moda mainstream
All’inizio, chi portava un piercing era visto come un ribelle o un anticonformista. Ma in poco tempo, il fenomeno esplose grazie alle celebrità degli anni ‘90: cantanti pop, star del grunge e icone della TV iniziarono a sfoggiare piercing in ogni occasione. Christina Aguilera, Britney Spears, Lenny Kravitz e persino David Beckham contribuirono a renderli un vero must-have!
Le scuole iniziano a vietarli!
Il boom dei piercing non piacque a tutti. Molte scuole italiane imposero divieti severissimi, costringendo gli studenti a togliere gli anellini durante le lezioni. Alcuni arrivavano addirittura a coprirli con cerotti per evitare sospensioni. Ma più le regole diventavano rigide, più i giovani volevano sfoggiare il loro piercing con orgoglio!
L’ombelico diventa il centro dell’attenzione
Se il piercing al naso era già conosciuto, quello all’ombelico divenne un vero fenomeno di costume. Con l’arrivo della moda dei top corti e dei jeans a vita bassa, sfoggiare un piercing scintillante sull’addome era il massimo dello stile anni ‘90.
Una curiosità che forse non conosci
Sapevi che il primo piercing all’ombelico reso celebre dai media avvenne sulla passerella di una sfilata di Thierry Mugler nel 1993? 😱 Una modella lo esibì in passerella, e da quel momento iniziò una tendenza che avrebbe segnato un’intera generazione!