1988: I Litfiba cambiano pelle con 'Litfiba 3' (e il dettaglio nascosto che ha spiazzato i fan!)
Nel 1988 i Litfiba pubblicano 'Litfiba 3', segnando la svolta dal sound new wave a un rock più duro. Scopri il cambio di rotta e il dettaglio che pochi notarono!

La svolta sonora dei Litfiba che scosse gli anni ‘80
Nel 1988, i Litfiba pubblicarono un album destinato a cambiare tutto: 'Litfiba 3'. Dopo due dischi fortemente influenzati dalla scena new wave europea, la band guidata da Piero Pelù e Ghigo Renzulli decise di intraprendere una strada più ruvida, viscerale e rock. Il risultato? Un album potente, pieno di energia e destinato a fare storia.
Un sound nuovo, più duro e diretto
'Litfiba 3' lasciò di stucco molti fan della prima ora: le atmosfere dark e sintetiche furono sostituite da chitarre più presenti, ritmi serrati e testi più diretti, a tratti rabbiosi. Era il segnale di un gruppo in evoluzione, pronto a staccarsi dalle mode per costruire una propria identità sonora che avrebbe dominato gli anni a venire.
Un album spartiacque nella scena rock italiana
Con brani come 'Cangaceiro', 'Tex' e 'Apapaia', l’album divenne un manifesto per una generazione di giovani ribelli, sempre più attratti da una musica che parlava loro senza filtri. La figura di Pelù, con la sua presenza scenica e la voce graffiante, contribuì a consacrare i Litfiba come una delle band più influenti del panorama italiano.
La curiosità che pochi hanno notato!
Sapevi che in 'Litfiba 3' i testi di alcune canzoni contengono riferimenti criptici alla situazione politica dell’epoca, nascosti in giochi di parole e simboli? Il gruppo volle mantenere una vena di provocazione “nascosta”, per aggirare la censura e stimolare l’ascoltatore più attento. Un dettaglio che molti hanno colto solo anni dopo!