Quando bastava una tastiera: la chat IRC e la rivoluzione dei giovani italiani negli anni '90

Negli anni '90, la chat IRC aprì ai giovani italiani un nuovo mondo di socialità virtuale. Scopri com’era chattare prima di WhatsApp e social network!

A cura di Paolo Privitera
26 giugno 2025 16:00
Quando bastava una tastiera: la chat IRC e la rivoluzione dei giovani italiani negli anni '90 -
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L'alba della socialità digitale

Negli anni '90, prima che i social network prendessero il controllo delle nostre vite, c’era un luogo virtuale che per molti giovani rappresentava una vera rivoluzione: la chat IRC (Internet Relay Chat). In un’epoca in cui il modem faceva rumore e la connessione si pagava a tempo, IRC fu la prima forma di socializzazione digitale di massa.

Una nuova forma di incontro per una generazione curiosa

I giovani italiani scoprirono l’IRC tra fine anni '80 e inizio anni '90, spesso grazie a un amico smanettone o a qualche rivista specializzata. Bastava un computer, una connessione telefonica e un client come mIRC per entrare in un mondo parallelo fatto di canali tematici, nickname creativi e dialoghi infiniti. Il bello? Non contava l’apparenza, ma solo le parole.

Dal salotto di casa alle stanze virtuali

Con IRC si poteva parlare con persone da ogni parte d’Italia (e del mondo), condividere passioni, flirtare, litigare o semplicemente sentirsi parte di una community. In molti casi, da una semplice chat nacquero amicizie reali e perfino storie d’amore, quando ancora nessuno parlava di “dating online”.

Un fenomeno che ha fatto scuola

IRC rappresentava la prima vera “piazza digitale”, molto prima di Facebook o Instagram. Era grezza, lenta, senza immagini o video, ma aveva qualcosa di autentico. Ogni riga digitata aveva peso, ogni risposta richiedeva attenzione. E in quel silenzio fatto di bit e parole, molti adolescenti trovarono la loro voce.

Una curiosità sulla chat IRC

Sapevi che uno dei canali IRC italiani più frequentati si chiamava "#Roma" ed era così popolare da avere moderatori con turni organizzati come in una vera redazione? Gli admin, chiamati “op”, avevano poteri quasi divini, e riuscire a diventare uno di loro era un vero status symbol. Una gerarchia digitale che anticipava dinamiche che oggi viviamo quotidianamente sui social.

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