Le mentine verdi della nonna: quando una caramella sapeva di casa
Dure, zuccherose, fresche: le mentine verdi che trovavi nella borsa della nonna o in salotto. Un tuffo dolcissimo negli anni '70-'90.

Un sapore che riporta a casa
Le mentine verdi non erano semplici caramelle: erano un piccolo rituale d’infanzia. Bastava vederle, incartate o nella ciotola di vetro sul mobile del salotto, per sapere che un momento di dolcezza era lì, a portata di mano.
Queste caramelle dalla forma irregolare e dal colore verde brillante erano dure fuori, ma con un’anima tenera, zuccherosa e leggermente rinfrescante. Non erano troppo forti, non troppo dolci: erano giuste, come solo le cose semplici e fatte con amore riescono a essere.
La ciotola infinita e la borsa della nonna
Ogni famiglia aveva almeno un punto fisso dove si potevano trovare le mentine:
- la borsa della nonna, dove stavano accanto a fazzoletti, portamonete e occhiali;
- la ciotola in salotto, spesso di vetro pesante, piena a metà ma che sembrava non svuotarsi mai;
- oppure nella dispensa alta, dove i bambini potevano arrivare solo con l’aiuto di uno sgabello... o di una nonna complice.
Era una caramella che non si chiedeva: si offriva. E quando si riceveva, sembrava sempre un piccolo premio.
Anni '70, '80 e '90: quando le caramelle avevano un’anima
Le mentine verdi erano tra i grandi classici delle merende e delle pause dolci degli anni '70, '80 e '90. Non servivano spot pubblicitari, non avevano un packaging accattivante: erano ovunque, grazie al passaparola e all'affetto di chi le regalava.
Insieme a loro, c’erano le Rossana, le mou al latte, le gommose al limone. Ma le mentine verdi erano diverse: un po’ retrò già all’epoca, più adulte, più “da grandi”. E per questo, forse, ancora più affascinanti.
Quella sensazione sulla lingua… e sui denti
Chiunque le abbia mangiate ricorda la sensazione sulla lingua: prima il picchiettio dello zucchero cristallizzato, poi la resistenza della caramella, infine la dolcezza che si sprigionava poco a poco.
E poi, ovviamente, c’era chi non aveva la pazienza di aspettare: morsi improvvisi, denti incollati, rischio otturazioni… ma impossibile fermarsi alla prima. Una tirava l’altra, con quel misto di freschezza e zucchero che dava quasi dipendenza.
Caramelle che univano generazioni
Le mentine verdi erano anche un ponte tra generazioni. Le nonne le offrivano ai nipoti, i genitori le ricordavano con affetto, i bambini le assaporavano come piccoli tesori misteriosi.
Non importava quanti anni avessi: una mentina verde era sempre un invito al sorriso.
In un’epoca senza social né streaming, le caramelle erano piccoli momenti di felicità condivisa. Bastava passarne una in mano per iniziare una storia, un ricordo, una risata.
Dove sono finite oggi?
Con il tempo, queste caramelle sono diventate sempre più rare. Sostituite da gusti esotici, formati innovativi, packaging sgargianti, le mentine verdi sono scivolate nell’ombra, resistendo solo nei negozi di dolciumi storici, nei bar di paese o nei cassetti dimenticati di qualche mobile antico.
Ma chi le incontra ancora oggi prova un brivido di nostalgia. Perché non è solo una questione di gusto: è il ricordo di un’epoca, di un gesto gentile, di una carezza inaspettata.