Quando la Coppa del Nonno invase i bar: il giorno in cui il gelato uscì di casa e cambiò tutto
Negli anni '80, i gelati confezionati come la Coppa del Nonno smettono di essere solo da freezer di casa e arrivano nei bar. Un cambiamento che ha segnato una generazione.

Una rivoluzione fredda e cremosa
Gli anni '80 non sono stati solo musica pop, spalline imbottite e videogiochi a gettoni. Sono anche l'epoca in cui i gelati confezionati, come la mitica Coppa del Nonno, fanno il loro ingresso trionfale nei bar, trasformando una semplice pausa caffè in un momento di puro piacere.
Il gelato che prima era solo di casa
Fino ad allora, i gelati confezionati erano consumati quasi esclusivamente tra le mura domestiche. Ma proprio negli anni '80, qualcosa cambia: bar, caffetterie e locali iniziano a proporli nei loro menu, accanto a granite, caffè shakerati e brioche farcite.
Il successo della Coppa del Nonno
Tra tutti, è la Coppa del Nonno a diventare simbolo di questa nuova tendenza. Con il suo gusto inconfondibile al caffè e la crema vellutata, riuscì a conquistare ogni fascia d'età. Era elegante da servire, semplice da conservare, e soprattutto irresistibile.
Bar italiani trasformati in mini gelaterie
Questo piccolo cambiamento modificò le abitudini di migliaia di italiani. Il bar sotto casa non era più solo il regno del cappuccino e cornetto, ma anche del dessert pronto e goloso. L’idea di poter gustare un gelato confezionato in un contesto sociale e fuori casa contribuì a renderlo ancora più popolare.
Una curiosità golosa sulla Coppa del Nonno
Pochi sanno che, all'inizio della sua diffusione nei bar, la Coppa del Nonno veniva spesso servita in bicchieri di vetro con cucchiaini in metallo per darle un tocco "da pasticceria", rendendola più simile a un dessert artigianale. Una scelta che aggiungeva fascino e rendeva l'esperienza ancora più speciale per chi la ordinava al bancone.