Il termometro a mercurio: un ricordo che ha segnato generazioni

Il vecchio termometro a mercurio: simbolo di cure casalinghe, mamme premurose e ricordi d’infanzia che non svaniscono mai.

26 settembre 2025 13:35
Il termometro a mercurio: un ricordo che ha segnato generazioni -
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Un oggetto che non mancava mai in casa

Fino a pochi decenni fa, in ogni famiglia c’era lui: il termometro a mercurio, custodito con attenzione nel suo astuccio di plastica rigida, pronto all’uso in caso di febbre. Un piccolo cilindro di vetro, fragile e prezioso, che bastava a far capire se era tempo di restare a letto o se si poteva tornare a scuola il giorno dopo.
Era un oggetto che incuteva quasi rispetto: il mercurio, quella sottile linea argentata che saliva e scendeva, sembrava avere un potere misterioso, capace di stabilire il destino di una giornata intera.

Il rito della misurazione della febbre

Chi è cresciuto tra gli anni ’60, ’70, ’80 e ’90 ricorda bene il rito della misurazione. Bastava agitare forte il termometro per far scendere la colonnina, poi tenerlo sotto l’ascella per interminabili minuti, spesso con mamma o nonna accanto a controllare che non si muovesse.
Era un momento fatto di pazienza e di attesa, in cui lo sguardo dei bambini correva sempre verso quella sottile linea rossa che indicava la soglia della febbre. E quando finalmente si leggeva il risultato, arrivava la diagnosi casalinga: “Hai 38, oggi niente scuola e minestrina calda!”.

Un simbolo di un’epoca familiare

Il termometro a mercurio non era solo un oggetto medico: era parte integrante della vita quotidiana. Ogni famiglia lo custodiva gelosamente, spesso nello stesso cassetto dove si tenevano cerotti, garze e vecchie ricette del medico.
Era un simbolo di un’epoca in cui la cura dei figli passava da gesti semplici e rassicuranti, lontani dalla tecnologia e dai dispositivi digitali di oggi. La delicatezza del vetro, la precisione del mercurio e quella lettura minuziosa del decimo di grado restano ancora oggi un ricordo vivido per chi ha vissuto quegli anni.

Dal passato alla memoria collettiva

Con il tempo, per motivi di sicurezza e di salute, il termometro a mercurio è stato sostituito da quelli digitali o elettronici. Ma la sua immagine resta impressa nella memoria di milioni di persone. È diventato un simbolo di nostalgia, capace di riportarci indietro nel tempo: alle mattine d’inverno sotto le coperte, alle cure premurose delle mamme, ai piccoli gesti che facevano sentire protetti.
Non era perfetto né immediato, ma era il compagno fedele di intere generazioni, oggi rimasto nel cassetto dei ricordi.

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