La borsetta degli utensili: il kit che accompagnava ogni bicicletta e motorino
La borsetta degli utensili: un ricordo degli anni ’60-’90, sempre legata alla bici o al motorino per le piccole riparazioni di un tempo.


Il compagno inseparabile di ogni viaggio
C’era un tempo in cui non esistevano telefoni cellulari, officine sempre aperte o soccorsi stradali rapidi. Se ti muovevi in bicicletta o in motorino, il tuo alleato più fidato era quella borsetta in pelle marrone piena di piccoli utensili. Sempre fissata dietro la sella, era il simbolo di un’epoca in cui l’ingegno e la manualità erano fondamentali per cavarsela in ogni situazione.
Dentro, il tesoro dei “pochi”
Aprendola, si trovavano chiavi inglesi, smonta-candele, ganci e utensili multifunzione: oggetti semplici, ma capaci di risolvere i problemi più comuni lungo la strada. Bastava una sosta sul ciglio e con quelle chiavi ci si improvvisava meccanici per necessità, pronti a stringere un bullone, regolare un freno o sostituire una candela. Non servivano manuali: bastava l’esperienza tramandata dai padri o dai fratelli maggiori.
Un rituale fatto di gesti e pazienza
Quella piccola borsa era molto più di un accessorio: era un rito di indipendenza. Portarla significava essere pronti all’imprevisto, affrontare i viaggi con responsabilità e orgoglio. Oggi, quando basta una chiamata per risolvere un guasto, sembra incredibile pensare a quanta pazienza e cura si mettesse in quei gesti semplici, spesso fatti con le mani sporche di grasso e un sorriso stampato in volto.
Un ricordo che unisce generazioni
Chiunque abbia pedalato su una bici da corsa o acceso un vecchio motorino negli anni ’60, ’70, ’80 o ’90 sa bene che quella borsetta era una presenza fissa. Oggi guardarla significa fare un tuffo nella memoria: alle gite fuori porta, alle vacanze estive con gli amici, ai pomeriggi passati a trafficare in garage. È un oggetto che racconta una nostalgia autentica, fatta di semplicità, ingegno e libertà.