I Trasferelli: quando bastava una matita per creare mondi fantastici

I Trasferelli: i magici fogli degli anni ’70 e ’80 che facevano sognare i bambini con un semplice gesto e tanta fantasia.

17 novembre 2025 13:35
I Trasferelli: quando bastava una matita per creare mondi fantastici -
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Quando la fantasia si trasferiva su un foglio

C’erano tempi in cui bastava poco per essere felici. Negli anni ’70 e ’80, i bambini non avevano tablet o videogiochi, ma avevano loro: i Trasferelli. Piccoli fogli trasparenti con disegni pronti da “trasferire” su un paesaggio di carta, semplicemente sfregando con una matita. Era un gesto magico: da un tratto leggero prendevano vita cowboy, indiani, automobiline, soldatini o animali esotici.
Ogni foglio era un mondo da costruire, un racconto che si inventava sul momento. Bastava un tavolo, un po’ di luce e tanta fantasia per perdersi in pomeriggi che sembravano non finire mai.

Il fascino di un gioco semplice e geniale

I Trasferelli rappresentavano l’essenza di un’infanzia creativa e senza fretta. Non servivano pile, connessioni o istruzioni: solo la voglia di immaginare. Ogni “grattatina” con la matita era una piccola conquista, un modo per dare forma alla propria storia.
C’era chi collezionava le scenette western, chi preferiva quelle spaziali, chi creava vere e proprie città piene di vita. Ogni confezione era diversa, e aprirla era come ricevere un dono speciale. Oggi li guardiamo con nostalgia e un sorriso, perché in quei fogli c’era tutto: gioco, arte, sogno e un pizzico di magia.

Un ricordo condiviso da un’intera generazione

Non c’era bambino che non ne avesse almeno uno. Si compravano nelle edicole, nei negozietti di giocattoli o alle fiere di paese, spesso con pochi spiccioli. Eppure, quel piccolo investimento regalava ore di divertimento. Quante volte, con le dita impazienti, si rovinava un personaggio prima di completarlo, e si correva a chiedere “ne compri un altro?” con gli occhi pieni di speranza!
Erano oggetti semplici, ma pieni di valore affettivo, simbolo di un tempo in cui la fantasia era l’unico “schermo” su cui proiettare i propri sogni.

Quando la nostalgia diventa sorriso

Rivedere oggi un foglio di Trasferelli significa fare un salto nel passato, a quando il divertimento aveva l’odore della carta e del tempo lento. Oggi quei fogli sono ricercati dai collezionisti, ma per chi li ha vissuti davvero, valgono molto più del loro prezzo: sono pezzi di infanzia, frammenti di un mondo che non esiste più ma che resta vivo nei ricordi.
E forse, proprio per questo, ci emozioniamo ancora davanti a quei disegni, immaginando il suono della matita che scorre e il sorriso di un bambino che crea la sua piccola avventura.

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